Pino Petrucci lavora per una importante società milanese agognando la pensione. Gli ultimi trent’anni della sua vita sono trascorsi in una lunga e metodica successione di viaggi in treno da casa al lavoro, pause caffè, pranzi in mensa, riunioni e seccature di ogni tipo. Durante la sua lunga carriera, travolto dalle strampalate dinamiche e dai rapporti di forza interni all’azienda, si è trasformato da zelante lavoratore ad automa demotivato, cinico e scettico, grande esperto di strategie di sopravvivenza e di guerriglia dipartimentale. Quando il Governo in carica modifica la normativa previdenziale Pino vede sfumare l’imminenza del pensionamento e si trova a dover rendere conto all’azienda di alcuni suoi articoli al vetriolo scritti sotto pseudonimo sulla Intranet del CRAL, nella convinzione di essere protetto dal “periodo di intoccabilità”. Il Dipendente è una cruda e disincantata disamina dei rapporti di dipendenza e di sudditanza, una critica dell’illusoria persuasione di poter vivere in attesa di una chimerica ricompensa eludendo le forze antagoniste dell’esistenza, protetti da un contenitore immaginario che, in realtà, fagocita la nostra vita e i nostri sogni. Solo nel confronto diretto con l’ignoto scopriamo le nostre più sorprendenti qualità.
Giuseppe Passeri è nato a Roma nel 1961. Laureato in Economia e Commercio è consulente informatico per primari gruppi bancari e assicurativi. Il Dipendente trae spunto da appunti e racconti collezionati in trentacinque anni di lavoro.
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