Siamo nel ventennio fascista. Giuseppe Spagnolo è un comandante dei vigili del fuoco di Forlì, reduce provato della Grande Guerra, un uomo mite e tenacemente dedito al suo lavoro e alle responsabilità. Fascista della prima ora, con amicizie importanti nei ranghi del partito e nella famiglia Mussolini, nel suo animo alberga un alto senso dell’appartenenza a un corpo unitario più che la brama di potere. La fine della guerra, il processo e le conseguenze delle sue scelte lo mettono di fronte alla consapevolezza che gli ideali per cui ha servito erano solo illusioni. Un racconto narrato da un personaggio ingenuo che combatte più le insidie del fuoco e dei sentimenti che un vero nemico in divisa.
Tolomeo Litterio è nato nel 1953. Laureato in ingegneria, è stato Comandante e Direttore regionale dei Vigili del Fuoco e Direttore Centrale al Ministero dell’Interno.
Fin da giovane suona la fisarmonica e scrive racconti e poesie. Nel 2020 ha pubblicato il primo romanzo, 131a GAF (Mille Battute Edizioni).
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