Ritorna lo “sbirro anarchico” Pietro Malatesta, in perenne attesa della sospensione, attorniato dalla solita strampalata corte dei miracoli, impegnato a risolvere un caso che lo coinvolge personalmente: Cuccu da Masi Torello, amico dell’ispettore, è stato assassinato con una dose di eroina tagliata. Fra partite della SPAL, ricordi dei “tempi del teppismo”, spacciatori, cliniche di recupero, nonnine che coltivano erba, pappagalli tropicali, ex brigatisti, immigrati, appaltatori edili senza scrupoli, Malatesta, in compagnia del fidato sovrintendente Gavino Appuntato, cercherà di portare alla luce la verità sull’omicidio dell’amico.
“I romanzi di Lorenzo Mazzoni ricordano la grande scuola di Scerbanenco. Il ritmo della narrazione non ha cadute ed è spesso sostenuto da una combinazione di ironia e humor che accompagnano nella storia senza mai abbassare la tensione.”
Enrico Pandiani
“Uno scrittore che sa promuoversi a miglia di distanza dalle muffe letterarie delle nostre province.”
Il Mattino
“Un romanzo realistico, aspro, beffardo, e anche terribilmente toccante.”
Il Resto del Carlino
Lorenzo Mazzoni è nato a Ferrara nel 1974 e ha abitato a Londra, Istanbul, Parigi, Sana’a e Hurghada. Scrittore, saggista e reporter, ha pubblicato numerosi romanzi, tra cui Apologia di uomini inutili (Edizioni La Gru, 2013), Quando le chitarre facevano l’amore (Spartaco, 2015; con cui ha vinto il Liberi di Scrivere Award), Un tango per Victor (Edicola, 2016), Il muggito di Sarajevo (Spartaco, 2017) e In un cielo di stelle rotte (Miraggi, 2019). I suoi reportage e i suoi racconti sono stati pubblicati su Il Manifesto, Il Reportage, East Journal, Scoprire Istanbul, Reporter, Torno Giovedì e in diverse antologie. È docente di scrittura creativa di Corsi Corsari e consulente per varie case editrici. Collabora con Il Fatto Quotidiano.
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